RAG. GUIDO STURARO

Il nuovo Codice deontologico dei commercialisti, approvato dal Consiglio nazionale della categoria il 21 marzo 2024, è stato giudicato legittimo.
A stabilirlo è la Quinta sezione bis del TAR del Lazio, con la sentenza n. 13710/2025 pubblicata l’11 luglio scorso, che ha respinto integralmente il ricorso presentato dall’Associazione nazionale commercialisti.

Confermata, in particolare:

• la regolarità dell’intero iter di elaborazione del Codice, che ha coinvolto in modo ampio sia gli Ordini territoriali sia i singoli iscritti, ritenendo infondate tutte le contestazioni mosse;
• la correttezza delle norme sui limiti alla pubblicità informativa, in particolare il divieto (relativo) di invio di comunicazioni telematiche non richieste, giustificato dall’esigenza di tutelare la dignità e il decoro della professione;
• la compatibilità con i principi di concorrenza e con la direttiva Bolkestein dei divieti riguardanti l’uso di espressioni denigratorie, l’enfasi pubblicitaria e la menzione dei clienti.